5 consigli su come essere l’inquilino perfetto
Uno dei mantra dello studente fuori sede per risparmiare in una grande metropoli come Milano è: “Appartamento condiviso”.
Quale modo migliore per abbattere i frenetici prezzi che bisogna sostenere in città.
Tra affitti, rincari bollette, abbonamenti metropolitani e aperitivi con i compagni di corso, il modo migliore per risparmiare sull’alloggio è condividere tutte le spese con altri studenti.
Il cameratismo universitario è anche questo: dividere il canone internet per Netflix. Un altro pro è quello di vivere una delle esperienze più belle che si possano fare; ricordi indelebili da raccontare a qualche cena.
Ma certo, i momenti che non si vogliono ricordare ci saranno eccome, e ci sono pagine social che ne hanno fatto un vanto sui disagi che può comportare un coinquilino.
Noi di UniMilano siamo qui per lasciare delle linee guida affinché TU non sia quel coinquilino che si vuole sbatter fuori.
5 consigli su come non essere l'inquilino detesabile
Non ci sono molte occasioni per fare delle buone prime impressioni e nel caso sia tu la persona che deve accogliere i nuovi inquilini, è bene partire col piede giusto.
Pulire l’appartamento
Potrebbe sembrare scontato, ma nemmeno così tanto. Essendo Milano una città universitaria in cui gli studenti si concentrano da nord a sud e dall’estero, è bene ricordare che la pulizia dell’ambiente è uso comune di qualsiasi paese nel mondo. Non si è mai sentito di qualcuno che si è lamentato per essere stato accolto in un appartamento che profuma e le cui stoviglie sono pulite. Dare quindi il benvenuto al nuovo o ai nuovi inquilini con l’aroma del profumatore d’ambiente preferito è una buona partenza.
In generale, un ottimo modo per andare d’accordo, è cercare di tenere l’appartamento sempre in ordine e pulito, tutti dovranno contribuire per non creare malumori.
Leccornie di benvenuto
Non si pretende di certo un pasto alla “Cortesie per gli ospiti”, anche perché sfido qualsiasi studente fuori sede ad avere il giusto corredo di posate che possano soddisfare Csaba, ma un semplice gesto di benvenuto e un’occasione per rompere il ghiaccio.
Organizzarsi per mangiare insieme fuori o fargli trovare delle stuzzicherie per un aperitivo casereccio (gli aperitivi sono il punto forte dei Milanesi, chiamati amichevolmente “ape”) è un buon modo per conoscere il nuovo o i nuovi arrivati, così che si possa legare.
Si è sempre simpatici a stomaco pieno.
Chat di gruppo
L’uomo è un animale sociale e far parte di un gruppo è un istinto primordiale, soprattutto se si è scelto di andare a vivere in un appartamento condiviso. Creare una chat gruppo su qualsiasi app di messaggistica è un ottimo modo per far nascere del cameratismo fin da subito.
E anche per testare il livello di umorismo, perché si sa che non verrà usata solo per le comunicazioni importanti.
Giochi da tavolo
Anche il più burbero degli studenti, quando non è in sessione d’esame, cede alla maggioranza quando si decide di passare una serata in casa davanti a pedine e carte. Dai giochi più semplici a quelli di ruolo, dedicarsi ad attività ludiche aiuta a creare un ambiente piacevole e stimolante.
La sana competizione potrebbe unire i coinquilini. Quale modo migliore per passare il tempo in quelle serate piovose e umide di città, o perché no, in quelle afose estive.
Gite in città
Milano non è solo studio e divertimento, ma anche attrazioni e luoghi storici.
Un modo divertente per legare è quello di programmare una gita a piedi per tutta Milano, dove si possono raggiungere luoghi strani e pittoreschi, ma anche culturali.
Vi invitiamo quindi, per questo punto, a seguire la nostra guida, dove elenchiamo i luoghi più strani da vedere qui a Milano. Come l’edificio completamente nero o la walk of fame meneghina.
Attività in città
In generale, organizzare anche semplicemente una serata insieme, aiuta a smorzare le tensioni.
Noi di Milano consigliamo sempre di “fare ape” e poi, perché no, sviluppare la serata in una cena e poi in un locale. Conoscere gli inquilini al di fuori delle proprie quattro mura fa abbassare la guardia e può far emergere lati che non pensavamo esistessero.
Il consiglio primo, però, è quello di essere aperti. Siamo tutti diversi, con background differenti e differenze culturali (persino tra paesini vicini), con differenti bisogni e diversi sogni nel cassetto.
Siamo estroversi e siamo introversi, siamo espansivi e timidi, non bisogna mai pretendere che siano tutti uguali a noi e cercare di mettersi nei panni del prossimo.
Da entrambe le fazioni, sia che si è veterani delle house sharing e del coliving sia che si è novizi, le parole chiave sono “Apertura mentale”.